domenica 13 settembre 2015

Cofanetto con Arcani Maggiori


Cofanetto in legno contenente gli Arcani Maggiori disegnati a mano su carta pergamena, ricalcano fedelmente lo stile di Oswald Wirth.

Chi era Oswald Wirth?
Il suo nome completo era Joseph Paul Oswald Wirth. Nacque verso le 9 del mattino a Brienz, piccolo borgo svizzero di 2500 abitanti, sulle rive del lago omonimo. Aveva altri tre fratelli e una sorella. Due fratelli morirono in tenera età e Edward, ufficiale zuavo, morì in battaglia nel 1894. La sorella Elise, nata nel 1875, fu la compagna di Oswald dalla sua giovinezza fino alla morte. Oswald Wirth morì il 9 marzo 1943, alle ore 11. Fu sepolto nel cimitero di Mouterre sur Blourde, a sud di Poitiers.
Gli studi esoterici
Interessato all'esoterismo e al simbolismo, fu affiliato alle principali società segrete, tra le quali la Philalèthes Society. Studiò da vicino il pensiero di Eliphas Lévi, e divenne amico di personalità come Gérard Encausse ("Papus"),Joséphin Péladan e Stanislas de Guaita.
I suoi studi, sempre nel solco dell'esoterismo, si diressero anche verso la Massoneria e l'Astrologia. Nell'opera Le Symbolisme Hermétique, dans ses rapports avec la Franc-Maconnerie et l'Alchimie, del 1910, cercò di penetrare i segreti e i significati dell'Alchimia, o "Arte Regia".
Credendo nella universalità del simbolo, Oswald Wirth si sforzò di ricondurre i diversi insegnamenti esoterici ad una matrice comune, tramite l'uso di un sistema generale di simboli derivati dal "pensiero magico"
La collaborazione con Stanislas de Guaita
Nel 1887 ricevette una lettera da Stanislas de Guaita, poeta ed esoterista francese di origine italiana, col quale instaurò subito un rapporto di amicizia, divenendone il segretario e collaboratore. Su de Guaita, ci dice: «Egli fu l'ispiratore dei miei studi che non ho mai abbandonato.»
Su sua richiesta approfondì lo studio e la simbologia dei Tarocchi. Sulla base dei cosiddetti Tarocchi di Marsiglia, ne ridisegnò i 22 Arcani Maggiori o Trionfi, cercando di recuperarne l'antico aspetto simbolico, nonché i giusti colori e significati esoterici. Il suo libro, del 1924, è il trattato forse più famoso e completo sui Tarocchi, e il suo mazzo di carte, sebbene non sia il più diffuso, è probabilmente il più rigoroso dal punto di vista esoterico e simbolico.

Cosa sono i Tarocchi?

I tarocchi sono carte da gioco la cui origine non è stata ancora dimostrata con certezza definitiva. A tal riguardo, le teorie più diffuse ne indicano la nascita in Italia settentrionale, a Ferrara, nel periodo compreso tra la fine del Medioevo ed il Rinascimento. Secondo altre linee di ricerca, tra cui alcune risalenti agli inizi di questo secolo, l'origine sarebbe molto più antica; ma si tratta di teorie propugnate da esoteristi che non posano su alcun dato storico. L'evoluzione di tali teorie fu avviata sul finire del Settecento dal massone francese Antoine Court de Gébelin, propugnatore dell'origine egizia dei Tarocchi, ed ebbe nuovo impulso nella metà dell'Ottocento con l'occultista Eliphas Levi (pseudonimo di Alphonse Louis Constant), che indicava l'origine dei Tarocchi nella Cabbala ebraica. Fu Levi a distinguere le 78 carte del mazzo in "Arcani maggiori" e "Arcani minori". Negli anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento ed i primi del Novecento le dottrine esoteriche sui Tarocchi furono fissate definitivamente dagli occultisti francesi Papus (pseudonimo di Gérard Encausse) e Oswald Wirth in una serie di celebri opere ancora in auge. Nei primi decenni del Novecento la "Scuola francese dei Tarocchi" cominciò ad essere soppiantata dalla "Scuola inglese" nata in seno all'Ordine Ermetico della Golden Dawn.
I tarocchi sono formati da 78 carte, dette anche "lame" a partire dall'esoterista ottocentesco Paul Christian (pseudonimo di Jean-Baptiste Pitois), seguace di Court de Gébelin ed Eliphas Levi. Il gruppo degli "Arcani maggiori" è costituito da 22 carte illustrate con figure umane, animali e mitologiche, anticamente chiamate "Trionfi". Il gruppo degli "Arcani minori" consta di 56 carte suddivise nelle 4 serie di semi della tradizione italiana: denari, coppe, spade e bastoni (anche se, in alcuni casi, i nomi dei semi si adattano alla tradizione locale). Ogni serie, costituita da 14 carte, include 4 figure, definite anche "onori" o "carte di Corte" (Fante, Cavaliere, Regina e Re), e 10 carte numerali.
I tarocchi furono creati certamente come gioco di carte didattico; in particolare la sequenza dei Trionfi fu pensata per l'insegnamento della dottrina cattolica; in seguito sono stati usati per diversi giochi di carte a scopo ludico. A partire dal XVIII secolo, inizialmente in Francia con il celebre Etteilla (pseudonimo di Jean-François Alliette), i tarocchi sono stati usati a scopo divinatorio e sono diventati uno strumento molto utilizzato nella cartomanzia.





sabato 12 settembre 2015

I miei Marchi dei Bastoni da Passeggio

Inutile dire che ogni Marchio contraddistingue una diversa lavorazione ed un diverso tipo di legno utilizzato per la fabbricazione dei miei Bastoni da Passeggio. In tutti i casi ogni Marchio è contraddistinto proprio dal frutto che lo accompagna... Un piccolo segno distintivo che crea un rapporto ancora più profondo ed empatico con la natura dai cui vengono i miei bastoni.



venerdì 11 settembre 2015

Ascia bipenne

Particolare del manico



Particolare dell'impugnatura


Armi Medieval-Fantasy


Ecco le foto di uno spadone a due mani con impugnatura in legno intagliato, lama in acciaio con elsa foderata in pelle scamosciata per una maggiore aderenza.








Bastoni da passeggio "La Pigna"


Ecco alcune foto della lavorazione dei miei bastoni da passeggio ed il risultato finale. Si possono utilizzare in montagna e Per un'andatura sicura sui sentieri più ripidi o rocciosi, oppure in città per distinguersi dalla massa anonima.




Marca "La Pigna"





Particolare dell'impugnatura


sabato 16 marzo 2013

Bastoni Magici

Il bastone é un'arma, un utensile, un oggetto magico.
Nell’iconografia indiana ha diversi significati e e viene usato da numerose divinità minori fra cui Vamana, il quinto avatar di Vishnu, e Yama, il guardiano dei morti.
Danda ha inoltre due significati ulteriori: il primo, indica un segno di punteggiatura della scrittura devanagari, una lineetta verticale che indica una pausa analoga al nostro punto fermo. Il secondo indica punizione.
Il bastone rapresenta quindi severità, fermezza, potere, punizione, sostegno. E questo viene rispecchiato anche dai possibili usi del bastone: serve per aiutare e sostenere il cammino, particolarmente su strade impervie; serve come arma di difesa generalmente non letale ma dolorosa; è anche un’arma di dissuasione; è uno strumento di punizione: le bastonate erano una punizione corporale molto diffusa nel tempo antico; per tutte queste caratteristiche il bastone si presta anche a rappresentare il potere.
E infatti lo scettro reale e il bastone del maresciallo sono entrambi trasfigurazioni simboliche dell’umile bastone di legno.
Il segno del comando
Nelle religioni cristiane il bastone del pastore è diventato il simbolo del potere vescovile: lungo, ricurvo a gancio nella parte superiore, serve per difendersi dai lupi, per acchiappare pecore e agnelli che scappano, per guidarli.
Il bastone è l’accessorio del pellegrino, con la duplice funzione di sostegno e di arma da difesa. Anche religiosi e monaci ne fanno uso, particolarmente quando viaggiano.
Il bastone è quindi il simbolo del maestro, sia perché il maestro è spesso più anziano dei suoi allievi e quindi più facilmente può averne bisogno, sia perché spesso il maestro deve viaggiare per diffondere il suo insegnamento. Tanto Buddha quanto Gesù (in ordine cronologico) come tanti altri maestri e filosofi hanno viaggiato molto per diffondere i loro insegnamenti.

Miracoli e magia

Il bastone ha spesso potere magico o miracoloso. Mosé nel deserto fece sgorgare l’acqua usando il suo bastone. Prima ancora, il suo bastone si era trasformato in serpente davanti al Faraone.
Le streghe usano un bastone per mescolare le proprie ricette nel pentolone, ma anche per volare: secondo alcune raffigurazioni volano a cavallo di una scopa, secondo altre a cavallo di un bastone. La scopa è un modo pratico per mimetizzare un bastone stregato in ambiente domestico.
Nell’antica Cina i bastoni di legno di pesco scacciano gli influssi maligni e sono di buon augurio all’arrivo dell’anno nuovo.

Un simbolo di vita

Il bastone è un evidente simbolo fallico. Come tale è un simbolo di vitalità e di rigenerazione, soprattutto se si considera che i bastoni di legno fresco di alcuni tipi di albero possono germogliare e, se piantati, possono diventare una nuova pianta.

Nella simbologia egizia

Il bastone del potere di Ptah
Per gli egizi il dio creatore era Ptah (= creatore), il dio vasaio, demiurgo della città di Menphi, patrono degli artigiani e degli architetti nonché dio del sapere e della conoscenza.
Lui stesso fu ingegnere, muratore, fabbro, artista.





L’importanza del ruolo di Ptah nella mitologia egiziana è testimoniata dalla etimologia del termine "Egitto", una corruzione greca della frase "Het-Ka-Ptah", o "Casa dello Spirito di Ptah".



Nell'iconografia è raffigurato come un uomo in posizione ben eretta, quasi mummificato, che tiene fra le mani uno scettro composto dallo zed sormontato dall’ankh(simbolo della vita) e dall'uas (simbolo del potere sull'aldilà, dato che assomiglia alla testa di cane di Anubi).
Il bastone di Ptah sarebbe ad indicare l'importanza del risveglio della kundalini nella colonna vertebrale, al fine di risvegliare le capacità psichiche e superare la morte.


In questo Bastone vi è raffigurato il simbolo del Serpente e come fregio vi sono alcune Rune. Sull'impugnatura c'è un cristallo di Quarzo Ialino incastonato.



Questa Bacchetta di forma naturale sembra che afferri il cristallo di Quarzo


Anche in questo Bastone è presente il simbolo del Serpente che risale verso la parte superiore ed è accompagnato da Rune







mercoledì 13 marzo 2013

Piccolo bassorilievo

Di fattura "nordica" questo bassorilievo vede due cinghiali che si fronteggiano. Hildisvíni o Hildesvini, nella mitologia norrena, è un grosso cinghiale (Letteralmente “Cinghiale da Battaglia”) che la divinità Freya utilizza di tanto in tanto come cavalcatura, in quanto ella suole utilizzare normalmente un Carro trainato da Gatti.
Hildisvini è anche il nome dell’elmo di Re Ali, preso dal Re Adils in seguito alla battaglia sul ghiaccio del Lago Vanern: su tale elmetto è effigiato in cinghiale che, stando a quanto riportato nella Saga di Beowulf, farebbe da guardiano al Guerriero che lo indossasse.



Coboldo protettore della casa


 Spirito folletto della mitologia e del folclore germanico. Appartiene alla categoria degli «spiriti della casa» (Hausgeister); di natura benevola, malizioso e scaltro, protegge la casa e i suoi abitanti. 
Coboldo

Rune per divinazione

Le RUNE sono il linguaggio segreto del mondo.
RUNA significa "segreto", "sussurrare". Esse trovano le loro origini nella tradizione germanico-vichinga e furono usate anche dal misterioso popolo Celtico come strumento divinatorio associato alla forma tradizionale divinatoria druidica espressa attraverso la lettura degli Ogham; pezzetti di legno intagliati con i simboli rappresentanti il loro alfabeto criptico.
Tali pratiche venivano comunque tramandate oralmente e per questo motivo, quando si legge un testo sulle Rune, è possibile trovarci di fronte a simboli differenti e con nomi molto diversi rispetto anche a quelli che trovate in questa pagina.
Ciò è dovuto al fatto che le fonti legate alle Rune, essendo appunto un insegnamento orale, sono molteplici e ognuna si rifà alla memoria delle singole persone. Quello che importa, però, è la loro efficacia e qualsiasi fonte userete, troverete che ciò che dicono risponde sempre alla realtà. Sono in effetti una fonte inesauribile di potenza, possibilità, suggerimenti; un metodo divinatorio molto valido usato anche ai giorni nostri. In Europa, soprattutto quella settentrionale, durante il medioevo, le rune furono protagoniste di svariati rituali magici. I simboli delle rune ci parlano della vita di tutti i giorni e vengono incise su tavolette di legno o su sassolini e conchiglie e i maghi e le streghe, gettandole a terra, ne leggono gli auspici.


Queste sono state ottenute da un ramo tagliato a "rondelle"




mentre queste sono delle piccole sono delle listelle di 5x10 spesse circa sei millimetri intagliate, verniciate ad anilina e vernice dorata.



Dama o Scacchi

Scacchiera completamente in legno ottenuta accostando tutti i tasselli quadrati a colori alterni, può essere utilizzata sia per il Giuoco della Dama sia per quello degli Scacchi.