Cofanetto in legno contenente gli Arcani Maggiori disegnati a mano su carta pergamena, ricalcano fedelmente lo stile di Oswald Wirth.
Chi era Oswald Wirth?
Il suo nome completo era Joseph
Paul Oswald Wirth. Nacque verso le 9 del mattino a Brienz, piccolo
borgo svizzero di 2500 abitanti, sulle rive del lago omonimo. Aveva altri tre
fratelli e una sorella. Due fratelli morirono in tenera età e Edward, ufficiale zuavo,
morì in battaglia nel 1894. La sorella Elise, nata nel 1875, fu la
compagna di Oswald dalla sua giovinezza fino alla morte. Oswald Wirth morì il 9
marzo 1943, alle ore 11. Fu sepolto nel cimitero di Mouterre sur Blourde,
a sud di Poitiers.
Gli studi esoterici
Interessato all'esoterismo e
al simbolismo, fu affiliato alle principali società segrete, tra le quali
la Philalèthes Society. Studiò da vicino il pensiero di Eliphas
Lévi, e divenne amico di personalità come Gérard Encausse ("Papus"),Joséphin
Péladan e Stanislas de Guaita.
I suoi studi, sempre nel
solco dell'esoterismo, si diressero anche verso la Massoneria e l'Astrologia.
Nell'opera Le Symbolisme Hermétique, dans ses rapports avec la
Franc-Maconnerie et l'Alchimie, del 1910, cercò di penetrare i segreti e i
significati dell'Alchimia, o "Arte Regia".
Credendo nella universalità
del simbolo, Oswald Wirth si sforzò di ricondurre i diversi insegnamenti
esoterici ad una matrice comune, tramite l'uso di un sistema generale di
simboli derivati dal "pensiero magico"
La collaborazione con Stanislas de Guaita
Nel 1887 ricevette
una lettera da Stanislas de Guaita, poeta ed esoterista francese di
origine italiana, col quale instaurò subito un rapporto di amicizia,
divenendone il segretario e collaboratore. Su de Guaita, ci dice: «Egli
fu l'ispiratore dei miei studi che non ho mai abbandonato.»
Su sua richiesta approfondì
lo studio e la simbologia dei Tarocchi. Sulla base dei cosiddetti Tarocchi
di Marsiglia, ne ridisegnò i 22 Arcani Maggiori o Trionfi,
cercando di recuperarne l'antico aspetto simbolico, nonché i giusti colori e
significati esoterici. Il suo libro, del 1924, è il trattato forse più
famoso e completo sui Tarocchi, e il suo mazzo di carte, sebbene non sia il più
diffuso, è probabilmente il più rigoroso dal punto di vista esoterico e
simbolico.
Cosa sono i Tarocchi?
I tarocchi sono carte
da gioco la cui origine non è
stata ancora dimostrata con certezza definitiva. A tal riguardo, le teorie più
diffuse ne indicano la nascita in Italia
settentrionale, a Ferrara, nel periodo compreso tra la fine del Medioevo ed il Rinascimento. Secondo altre linee di
ricerca, tra cui alcune risalenti agli inizi di questo secolo, l'origine
sarebbe molto più antica; ma si tratta di teorie propugnate da esoteristi che
non posano su alcun dato storico. L'evoluzione di tali teorie fu avviata sul
finire del Settecento dal massone francese Antoine
Court de Gébelin, propugnatore dell'origine egizia dei Tarocchi, ed ebbe nuovo
impulso nella metà dell'Ottocento con l'occultista Eliphas Levi (pseudonimo di Alphonse Louis
Constant), che indicava l'origine dei Tarocchi nella Cabbala ebraica. Fu Levi a
distinguere le 78 carte del mazzo in "Arcani maggiori" e "Arcani
minori". Negli anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento ed i primi del
Novecento le dottrine esoteriche sui Tarocchi furono fissate definitivamente
dagli occultisti francesi Papus (pseudonimo di Gérard Encausse) e Oswald Wirth in una serie di celebri opere ancora
in auge. Nei primi decenni del Novecento la "Scuola francese dei
Tarocchi" cominciò ad essere soppiantata dalla "Scuola inglese"
nata in seno all'Ordine Ermetico della Golden Dawn.
I
tarocchi sono formati da 78 carte, dette anche "lame" a partire
dall'esoterista ottocentesco Paul Christian (pseudonimo di Jean-Baptiste
Pitois), seguace di Court de Gébelin ed Eliphas Levi. Il gruppo degli
"Arcani maggiori" è costituito da 22 carte illustrate con figure
umane, animali e mitologiche, anticamente chiamate "Trionfi". Il
gruppo degli "Arcani minori" consta di 56 carte suddivise nelle 4
serie di semi della tradizione italiana: denari, coppe, spade e bastoni (anche
se, in alcuni casi, i nomi dei semi si adattano alla tradizione locale). Ogni
serie, costituita da 14 carte, include 4 figure, definite anche
"onori" o "carte di Corte" (Fante, Cavaliere, Regina e Re),
e 10 carte numerali.
I
tarocchi furono creati certamente come gioco
di carte didattico; in
particolare la sequenza dei Trionfi fu pensata per l'insegnamento della
dottrina cattolica; in seguito
sono stati usati per diversi giochi di carte a scopo ludico. A partire dal XVIII secolo, inizialmente in Francia con il celebre Etteilla (pseudonimo di
Jean-François Alliette), i tarocchi sono stati usati a scopo divinatorio e sono diventati uno strumento molto
utilizzato nella cartomanzia.
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