martedì 27 dicembre 2022

La Tavola Oujia, una nuova creazione "Bottega Magica"

La tavola Ouija è un piccolo strumento usato per le comunicazioni medianiche, ideato nella seconda metà del XIX secolo e diventato famoso nella metà del XX secolo.

Inizialmente l'ideatore della tavola aveva attribuito l'origine della parola a un antico termine egizio che significherebbe "buona fortuna", sostenendo di averlo imparato durante una delle sue sedute. Più tardi però è stato diffuso e ben più accettato il fatto che il termine "ouija" derivi in realtà dall'unione di altre due parole, ossia "oui" (francese) e "ja" (tedesco), che significano entrambe "sì". Non è chiaro per quale motivo il nome della tavoletta sia stato formato in questo modo.

Usata già dall'età antica - si ritiene infatti che lo stesso Pitagora avrebbe usato uno strumento simile per comunicare con il mondo invisibile, ma di tutto questo non esiste alcuna prova - essa non aveva un nome preciso ed era composta solo dalle lettere dell'alfabeto, gli inventori ufficiali furono gli uomini d'affari Elijah Jefferson Bond e Charles Kennard che ebbero l'idea di brevettare una tavoletta con alfabeto stampato e di metterla in commercio il 28 maggio 1890.



Il suo funzionamento è molto elementare, gli officianti pongono delle domande a presunte entità sovrannaturali che poi farebbero muovere l’indicatore (sul quale tutti posano delicatamente il loro dito indice) puntando le varie lettere che comporranno una frase, o una parola da interpretare e contestualizzare.

La Ouija, chiamata anche «tavoletta spiritica», è nota al pubblico di lingua francese grazie alle opere di Hippolyte Léon Denizard Rivail (1804-1869), da tutti conosciuto con lo pseudonimo di Allan Kardec. Egli è stato il padre dello spiritismo in Europa, il più celebre degli spiritisti francofoni, il fondatore di quella che bisogna giustamente chiamare «la religione spiritica». Ne consegue pertanto che la Ouija e il suo utilizzo sono, nella mente popolare, indissolubilmente legati alla pratica dello spiritismo. Il che non deve stupire, visto che quasi tutti i fruitori passati e presenti di questo «supporto di chiaroveggenza» erano o sono degli spiritisti.

I fautori dello spiritismo si servono della Ouija per comunicare con gli «spiriti dei disincarnati» e destinano allo stesso uso gli specchi neri, le sfere di cristallo e tutti gli altri supporti di chiaroveggenza.

La Ouija è un supporto dove un oggetto (La Planchette, un piccolo “cursore” tipo quello che vedete muovere sul vostro Computer) si sposta su una superficie liscia sotto l’impulso dei movimenti inconsci di un medium (Movimenti Ideomotori); e, dato che si tratta di un medium, si suppone che tali spostamenti siano controllati da un’entità disincarnata.

Chi si può effettivamente contattare attraverso la tavola di Ouija? Questa è senz’altro una delle domande più frequenti tra coloro che si stanno approcciando al misterioso mondo degli spiriti ed è proprio di spiriti che parleremo in questo capitolo del nostro viaggio. La tavoletta Ouija è piuttosto celebre per i numerosi episodi paurosi alla quale vengono collegati fantasmi rabbiosi ed entità maligne visti al cinema, eppure il folklore cinematografico è ben lungi dall’avvicinarsi alla realtà dei fatti!

 

Attraverso questo strumento, è possibile mettersi in contatto con una moltitudine diversa e variegata di entità: dallo spirito dei defunti ai Demoni…

Per quanto semplice possa apparire l’utilizzo della Tavola Ouija, anch’essa necessita di vedere rispettare alcune regole basilari affinché l’esperienza possa svolgersi in serenità e con il minor numero di potenziali imprevisti possibile. Come ogni strumento magico e divinatorio, anche la Ouija ha bisogno di una forma di magia cerimoniale che l’accompagni prima, durante e dopo ogni seduta spiritica, quindi vediamo per la tavola ouija regole ed accorgimenti fondamentali:

          Sarebbe opportuno accendere candele ed incensi.

          Pulire energeticamente l’ambiente attraverso rituali di purificazione.

          Aprire il cerchio protettivo o ricorrere a qualsiasi tipo di pratica abituale di schermatura dalle influenze negative.

          Ricercare uno stato meditativo di rilassamento totale affinché la propria mente possa preparasi meglio ad accogliere le presenze spiritiche che vorranno comunicare.

          Aprire formalmente la seduta spiritica come si farebbe di consueto durante qualsiasi rituale magico.

          Mantenere un atteggiamento concentrato, equilibrato e soprattutto rispettoso nei confronti delle entità che si presenteranno durante la seduta.

          Così come per la classica catena spiritica, anche durante una seduta con la tavola ouija è imperativo non staccare mai la mano dalla Planchette affinché non venga spezzato bruscamente il collegamento con l’entità.

          Al termine della seduta, congedare sempre gli spiriti in maniera formale ed attendere che anch’essi abbandonino la seduta spingendo il cursore verso il cosiddetto “arrivederci”.

          Una volta chiusa la seduta, terminare formalmente il rituale di bando come di consueto e purificare l’ambiente da eventuali residui energetici.

 

Attenzione ad usarla, ogni oggetto magico è pericoloso se non lo si sa utilizzare correttamente!. 

martedì 6 dicembre 2022

GRAZIE MILLE A TUTTI!!!


Un grande ringraziamento a tutti gli amici di Bottega Magica che hanno fatto acquisti per il periodo Natalizio!

In questi mesi la mia attività Hobbystica è aumentata al punto da dover decidere se aprire la Partita IVA visto l'incremento delle richieste! Avendo già un lavoro fisso sono costretto a sbrigarmi come Babbo Natale il 24 Dicembre per riuscire ad accontentare tutti ma sono veramente soddisfatto di come si sta allargando la platea di acquirenti, molti ordini infatti arrivano dall'Estero 😃🙏
Un grande ringraziamento anche a chi ha compreso il perché non potevo vendere i miei articoli artigianali più "Rituali".
Ho voluto condividere con voi la mia soddisfazione personale un grazie anche a voi per avere letto queste righe! 😊👍💪🙏








lunedì 5 dicembre 2022

Scatola per Bacchette Magiche

Ogni Bacchetta Magica che si rispetti deve avere un degno contenitore, questa scatola è interamente fatta a mano con cartone e carta decorativa. 

E' esteticamente simile alle scatole di Ollivanders, (ne richiama infatti alcuni temi grafici), ma non contiene giocattoli, bensì Bacchette Magiche a tutti gli effetti!




Bacchetta di Novembre

 Ecco la neonata Bacchetta in Legno di Quercia di Novembre!

Quercia, grande Saggia: la Quercia ci insegna la magia della trasformazione. Le sue solide radici entrano profondamente nella terra per abbracciarla e toccarne il cuore; i suoi frutti resistenti nutrono gli animali e servono a far sorridere e giocare i bambini e le fanciulle. Le Querce danno riparo sia con la frescura d’estate sia con le foglie che nel tardo autunno diventano un letto morbido. Questo è il segreto della trasformazione: entrare dentro la terra, essere al servizio di Madre Terra, nutrire, amare, proteggere i figli della Dea, è l’antica lezione che hanno appreso da sempre tutte le donne di medicina. È per questo che la Quercia aiuta le donne a contattare il proprio intuito, il potere di far nascere e far morire gli accadimenti. Albero di streghe: strega è la donna che sa trasmutare cose, eventi e anime.

La Quercia è stata sempre considerata Regina delle piante, con valenza simbolica e religiosa, essendo quasi universalmente considerata connessa con il principio creatore dell’Universo, come una Grande Madre che dona vita ed evoluzione. È il simbolo della vita, della forza tranquilla, della virilità e del valore militare, è l'archetipo di tutti gli alberi, il piedistallo della volta celeste, l'asse del mondo, gigante vegetale caro e sacro a tutti i popoli per la sua maestà incomparabile e la sua possanza. Nell'antica Grecia era consacrata a Zeus, e secondo la leggenda un ramo di Quercia piantato accanto ad una fonte proteggeva dalla siccità. Anche per gli antichi romani era sacra a Giove, era una tra le piante di buon auspicio, simbolo di virtù, forza, coraggio, dignità e perseveranza.

I Celti celebravano i loro sacrifici nelle vicinanze di una Quercia. Per loro rappresentava la forza della saggezza e della conoscenza ed era in grado di stimolarla negli altri. Consentiva di giungere alla consapevolezza della soglia tra il mondo della materia e dello spirito. La Quercia era l’albero del Giudizio sotto il quale il Re prendeva le sue decisioni; sotto di essa si definiva il giusto e l'ingiusto, l’essere e l’apparire. Dalla Quercia presero nome i sacerdoti Celti, i Druidi. La loro iniziazione e tutti i riti importanti avvenivano in boschi di Querce, Drunemeton. La Quercia era Regina dell’anno crescente, rappresentava la forza spirituale e la magia della terra; come simbolo della nobiltà degli ideali e dell’indipendenza, è associata alla potenza maschile. Il Re che sedeva sotto la Quercia era garante dell’ordine cosmico sulla terra; quando perdeva forza e potenza, era sfidato da un aspirante successore che lo uccideva nel duello rituale. Il vecchio Re-Quercia veniva sacrificato ritualmente nel fuoco del solstizio d’estate.