lunedì 5 dicembre 2022

Bacchetta di Novembre

 Ecco la neonata Bacchetta in Legno di Quercia di Novembre!

Quercia, grande Saggia: la Quercia ci insegna la magia della trasformazione. Le sue solide radici entrano profondamente nella terra per abbracciarla e toccarne il cuore; i suoi frutti resistenti nutrono gli animali e servono a far sorridere e giocare i bambini e le fanciulle. Le Querce danno riparo sia con la frescura d’estate sia con le foglie che nel tardo autunno diventano un letto morbido. Questo è il segreto della trasformazione: entrare dentro la terra, essere al servizio di Madre Terra, nutrire, amare, proteggere i figli della Dea, è l’antica lezione che hanno appreso da sempre tutte le donne di medicina. È per questo che la Quercia aiuta le donne a contattare il proprio intuito, il potere di far nascere e far morire gli accadimenti. Albero di streghe: strega è la donna che sa trasmutare cose, eventi e anime.

La Quercia è stata sempre considerata Regina delle piante, con valenza simbolica e religiosa, essendo quasi universalmente considerata connessa con il principio creatore dell’Universo, come una Grande Madre che dona vita ed evoluzione. È il simbolo della vita, della forza tranquilla, della virilità e del valore militare, è l'archetipo di tutti gli alberi, il piedistallo della volta celeste, l'asse del mondo, gigante vegetale caro e sacro a tutti i popoli per la sua maestà incomparabile e la sua possanza. Nell'antica Grecia era consacrata a Zeus, e secondo la leggenda un ramo di Quercia piantato accanto ad una fonte proteggeva dalla siccità. Anche per gli antichi romani era sacra a Giove, era una tra le piante di buon auspicio, simbolo di virtù, forza, coraggio, dignità e perseveranza.

I Celti celebravano i loro sacrifici nelle vicinanze di una Quercia. Per loro rappresentava la forza della saggezza e della conoscenza ed era in grado di stimolarla negli altri. Consentiva di giungere alla consapevolezza della soglia tra il mondo della materia e dello spirito. La Quercia era l’albero del Giudizio sotto il quale il Re prendeva le sue decisioni; sotto di essa si definiva il giusto e l'ingiusto, l’essere e l’apparire. Dalla Quercia presero nome i sacerdoti Celti, i Druidi. La loro iniziazione e tutti i riti importanti avvenivano in boschi di Querce, Drunemeton. La Quercia era Regina dell’anno crescente, rappresentava la forza spirituale e la magia della terra; come simbolo della nobiltà degli ideali e dell’indipendenza, è associata alla potenza maschile. Il Re che sedeva sotto la Quercia era garante dell’ordine cosmico sulla terra; quando perdeva forza e potenza, era sfidato da un aspirante successore che lo uccideva nel duello rituale. Il vecchio Re-Quercia veniva sacrificato ritualmente nel fuoco del solstizio d’estate.






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