RUNA significa "segreto", "sussurrare". Esse trovano le loro origini nella tradizione germanico-vichinga e furono usate anche dal misterioso popolo Celtico come strumento divinatorio associato alla forma tradizionale divinatoria druidica espressa attraverso la lettura degli Ogham; pezzetti di legno intagliati con i simboli rappresentanti il loro alfabeto criptico.
Tali pratiche venivano comunque tramandate oralmente e per questo motivo, quando si legge un testo sulle Rune, è possibile trovarci di fronte a simboli differenti e con nomi molto diversi rispetto anche a quelli che trovate in questa pagina.
Ciò è dovuto al fatto che le fonti legate alle Rune, essendo appunto un insegnamento orale, sono molteplici e ognuna si rifà alla memoria delle singole persone. Quello che importa, però, è la loro efficacia e qualsiasi fonte userete, troverete che ciò che dicono risponde sempre alla realtà. Sono in effetti una fonte inesauribile di potenza, possibilità, suggerimenti; un metodo divinatorio molto valido usato anche ai giorni nostri. In Europa, soprattutto quella settentrionale, durante il medioevo, le rune furono protagoniste di svariati rituali magici. I simboli delle rune ci parlano della vita di tutti i giorni e vengono incise su tavolette di legno o su sassolini e conchiglie e i maghi e le streghe, gettandole a terra, ne leggono gli auspici.
Queste sono state ottenute da un ramo tagliato a "rondelle"
mentre queste sono delle piccole sono delle listelle di 5x10 spesse circa sei millimetri intagliate, verniciate ad anilina e vernice dorata.
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