Il circolo magico o sfera, è un tempio ben definito, anche se non si
tratta di uno spazio fisico.
In gran parte della Wicca oggi, i rituali ed i lavori magici hanno luogo
all’interno di questa costruzione
del potere personale.
Il
circolo magico ha origini antiche. Delle sue forme erano usate nell’antica
magia babilonese.
Anche i maghi cerimoniali del Medioevo e del Rinascimento li utilizzavano, così
come varie
tribù di indiani d’America, anche se forse non per le stesse ragioni.
Ci
sono due tipi principali di circoli magici. Quelli usati dai maghi cerimoniali
di ieri (e di oggi)
sono designati a proteggere il mago dalle forze che evoca. Nella Wicca, si usa
il circolo per creare
uno spazio sacro nel quale gli umani incontrano la Dea ed il Dio.
Nell’Europa
pre-Cristiana, molte feste religiose Pagane erano celebrate all’aperto. Erano celebrazioni
in onore del Sole, della Luna, delle stelle e della fertilità della Terra. Gli
obelischi, i circoli
di pietra, i boschetti sacri, e le venerati fonti d’Europa sono ciò che resta
di quei giorni antichi.
I
riti Pagani furono occultati quando la Chiesa appena diventata potente li mise
fuorilegge. I prati
non conobbero più i suoni delle voci che cantavano gli antichi nomi degli Dei
del Sole, e la Luna
era sospesa nel cielo notturno senza adorazione.
I
Pagani cominciarono a coprire di segretezza i loro riti. Alcuni li praticavano
all’aperto solo sotto
il mantello dell’oscurità. Altri li portarono al chiuso.
Sfortunatamente, la Wicca ha ereditato
quest’ultima pratica. Per molti Wiccan, il rituale all’aperto è una novità, un piacevole intermezzo a quei rigidi
riti tenuti in casa. Chiamo questa sindrome “Wicca da salotto.” Sebbene molti Wiccan pratichino la
loro religione al chiuso, l’ideale
sarebbe tenere i riti all’aperto, sotto il Sole e la Luna, in
posti selvaggi e solitari, lontani dalle frequentazioni umane.
Questi riti Wiccan oggi sono difficili da eseguire. I rituali
Wiccan tradizionali sono complessi e di solito richiedono un gran numero di strumenti.
Inoltre è difficile avere un po’ di
privacy, e c’è anche la paura di essere anche semplicemente visti.
Perché questa paura?
Ci sono degli adulti altrimenti intelligenti e responsabili che
preferirebbero vederci morti piuttosto che praticare la nostra religione. Questi “Cristiani”* sono
pochi, ma sicuramente esistono, ed ancora oggi i Wiccan sono sottoposti a molestie psicologiche da
parte di chi fraintende la loro religione.
Non fatevi spaventare da questo. Si possono fare dei rituali all’aperto,
se modificati tanto da non richiamare la minima attenzione. Indossare una toga nera col
cappuccio, rimestare un calderone, e sguainare coltelli in aria in un parco pubblico non è il modo
migliore per evitare attenzioni non richieste.
Nel caso di rituali all’aperto in zone dove potreste essere visti,
è consigliabile un abbigliamento quotidiano. Si possono usare degli oggetti, ma
ricordate sempre che sono accessori,
non cose necessarie. Lasciateli pure a casa se credete che vi
possano creare problemi.
I rituali all’aperto come questo
possono essere mille volte più efficaci proprio perché sono all’aperto, non in una stanza piena di acciaio, plastica, e delle trappole
della nostra era tecnologica.
Quando questo non è possibile (il clima è sicuramente un fattore),
i Wiccan trasformano il loro salotto e la camera da letto in luoghi di potere. Fanno
questo creando uno spazio sacro, un ambiente magico nel quale le divinità sono accolte e celebrate, e
nel quale i Wiccan diventano
nuovamente consapevoli degli aspetti della Dea e del Dio
interiori. Si può anche praticare la magia all’interno. Questo spazio sacro è il circolo magico.
È praticamente un prerequisito per il lavoro al chiuso. Il circolo
definisce l’area del rituale, trattiene il potere personale, isola le energie che possono
distrarre –in essenza, crea l’atmosfera adatta per questi riti. Stare in piedi all’interno di un circolo,
guardando le candele che brillano sull’altare, annusando l’incenso e cantando nomi antichi, è una
meravigliosa esperienza evocativa.
Quando è formato e visualizzato correttamente, il circolo magico
adempie alla sua funzione di portarci più vicini alla Dea ed al Dio.
Si costruisce il circolo con il potere personale che si sente (e
visualizza) uscire fuori dal corpo, attraverso il coltello magico (athame) nell’aria. Quando è
completo, il circolo è una sfera di energia che circonda l’intera area di lavoro. La parola circolo è
un termine improprio; in realtà si
crea una sfera di energia. Il circolo
semplicemente segna l’anello dove la sfera tocca la Terra (o il pavimento) e continua attraverso di esso dall’altra parte.
Spesso si mette qualche delimitazione sul terreno per ndicare
dove il circolo interseca la Terra. Può essere una corda stesa in forma vagamente circolare, un
circolo tracciato con un gessetto, o degli oggetti posti ad indicare i suoi confini. Possono essere
fiori (ideali per i riti primaverili ed estivi); pigne (feste invernali), pietre o conchiglie; cristalli
di quarzo, ed anche carte dei tarocchi.
Usate oggetti che solleticano la vostra immaginazione e che sono a
tema con il rituale .
Il circolo di solito è di nove piedi di diametro [quasi
tre metri, N.d.T.], anche se qualsiasi misura comoda va bene. Spesso si segnano i punti cardinali con
candele accese o con gli oggetti rituali assegnati ad ogni punto.
A Nord si può mettere un pentacolo, o una coppa con della terra o
del sale. Questo è il regno della Terra, l’elemento della stabilità, della fertilità e del
nutrimento che è il fondamento degli altri tre.
Ad Est si assegna l’incensiere con l’incenso fumante, casa
dell’elemento intellettuale, l’Aria.
Si possono usare anche dei fiori freschi o un bastoncino
d’incenso. L’Aria è l’elemento della mente, della comunicazione, del movimento, della divinazione, e della
spiritualità ascetica.
A Sud, una candela spesso rappresenta il Fuoco, l’elemento della
trasformazione, della passione, del cambiamento, del successo, della salute e della
forza. Si possono usare anche una lampada ad olio o un pezzo di roccia lavica. Si può mettere ad Ovest nel circolo una coppa o una tazza di
acqua, per rappresentare l’Acqua, l’ultimo dei quattro elementi. L’Acqua è il regno delle
emozioni, della mente psichica, dell’amore, della guarigione, della bellezza, e della spiritualità
emotiva.
Di nuovo, questi quattro oggetti si possono sistemare sull’altare,
facendo corrispondere la loro posizione alla direzione degli attributi elementari.
Una volta che è stato formato il circolo attorno alla zona di
lavoro, comincia il rituale.
Durante il lavoro magico l’aria nel circolo può diventare
fastidiosamente calda e chiusa –la sentirete veramente diversa da quella del mondo esterno, carica di energia e
viva di potere.
Il circolo è un prodotto dell’energia, una costruzione palpabile
che può essere avvertita e sentita con un po’ di esperienza.
Nel pensiero Wiccan il circolo
rappresenta la Dea, l’aspetto spirituale della natura, la fertilità, l’infinito, l’eternità. Inoltre simboleggia la Terra
stessa.
L’altare, che porta gli strumenti, si trova al centro del circolo.
Può essere fatto di qualsiasi materiale, anche se si preferisce il legno. Si raccomanda
particolarmente la quercia, per il suo potere e la sua forza, come il salice, che è sacro alla Dea.
I Wiccan non credono che la Dea ed il Dio risiedano nell’altare. È
un luogo di potere e magia, ma non è sacrosanto. Anche se di solito si dispone e si
smantella un altare per ogni rituale magico, alcuni Wiccan hanno anche altari permanenti. Il vostro
luogo sacro può crescere in un
altare di questo tipo.
L’altare talvolta è tondo, per rappresentare la Dea e la
spiritualità, anche se altre volte può essere quadrato, a simboleggiare gli elementi. Può essere non più
di uno spazio sul terreno, una scatola di cartone coperta con un panno, due tronchi di legno
bruciato con una tavola come base, un
tavolino da caffè, un vecchio tronco d’albero segato nella
foresta, o una grande roccia piatta.
Durante i rituali all’aperto un fuoco può sostituire l’altare. Si
può usare un bastoncino di incenso per delimitare il circolo. Gli strumenti usati sono i poteri della
mente.
Gli strumenti Wiccan di solito sono disposti sull’altare in uno
schema gradevole. In genere, l’altare si erige al centro del circolo, rivolto verso il Nord. Il
Nord è la direzione del potere. È associato con la Terra, e poiché è la nostra casa, possiamo
sentirci più a nostro agio con questo allineamento. C’è da dire anche che alcuni Wiccan mettono il loro
altare ad Est, la direzione in cui il Sole e la Luna sorgono.
La metà sinistra dell’altare di solito è dedicata alla Dea. Gli
strumenti sacri a Lei vengono messi lì: la coppa, il pentacolo, la campana, la sfera, il
cristallo ed il calderone. Si può anche mettere una immagine della Dea, e si può appoggiare una scopa al lato
sinistro dell’altare.
Se non riuscite a trovare una immagine della Dea appropriata (o
semplicemente se non ne desiderate una), si può sostituire con una candela verde,
argentata, o bianca. Talvolta il calderone si mette sul pavimento alla sinistra dell’altare, se è troppo grande
per starci sopra.
Sul lato destro, l’attenzione va al Dio. Di solito si mette una
candela rossa, gialla, o dorata, o una figura appropriata, così come l’incensiere, la bacchetta,
l’athame (coltello magico), ed il coltello con l’impugnatura bianca.
Si possono mettere dei fiori al centro, forse in un vaso o in un
piccolo calderone. Ci sono però casi in cui l’incensiere spesso si mette al
centro, in modo che il suo fumo sia offerto sia alla Dea che al Dio, ed il pentacolo si potrebbe
mettere davanti all’incensiere.
Alcuni Wiccan seguono una disposizione di altare più primitiva ed
orientata alla natura. Per rappresentare la Dea,una pietra rotonda (magari se la trovate con
un buco al centro), una bambolina di grano, o una conchiglia vanno bene. Pigne, pietre allungate, e
ghiande, possono essere usate per rappresentare il Dio. Usate la vostra immaginazione nel preparare
l’altare.
Se state facendo un lavoro magico nel Circolo, tutti gli oggetti
necessari dovrebbero essere al suo interno prima di cominciare, o sull’altare, o sotto. Non
dimenticate mai i fiammiferi a portata di mano, ed una coppetta per tenere quelli usati.
Anche se noi possiamo disporre delle
immagini della Dea e del Dio, non siamo adoratori di idoli. Noi non crediamo che una certa statua o una pila di rocce
sia veramente la divinità raffigurata. E anche se noi onoriamo la natura, non adoriamo gli alberi, o gli
uccelli, o le pietre. Semplicemente
proviamo delizia nel vederli come manifestazione delle forze
creatrici universali –la Dea ed il Dio.
L’altare ed il circolo magico nel quale si trova, è una
costruzione personale e dovrebbe soddisfarvi sotto tutti i punti di vista.