Si può utilizzare sia come coppa delle libagioni sia come turibolo per bruciare gli incensi, costruito in rame ribattuto.
In questo Blog conservo e presento i miei lavori, dalla pittura alla lavorazione di ferro e legno. Realizzo articoli che nascono da emozioni ed entusiasmi, da pensieri e necessità; li creo dall'idea dandogli forma, facendoli passare dall'imago mentis alla materia perchè possano accompagnare nella via della vita. Magica e non...
domenica 13 settembre 2015
Oggetti Rituali - La Bacchetta
La bacchetta viene associata all'aria (in alcune tradizioni però al fuoco), all'est ed è anch'essa simbolicamente maschile. Solitamente realizzata in legno, può essere però fatta di altri materiali, come metalli, avorio, cristalli o pietre incise ed intagliate. Può avere molti usi simili a quelli dell'athame, ma come specificato dallo stesso Gardner questo strumento viene usato soprattutto per tutti quei tipi di energia che mal sopportano l'acciaio forgiato dell'athame.
Questa è fabbricata secondo le modalità rituali richieste ed è inoltre corredata da Pietre dure e cristalli.
Questa è fabbricata secondo le modalità rituali richieste ed è inoltre corredata da Pietre dure e cristalli.
Particolare della "punta" |
Oggetti Rituali - L'Athame
L'athame o athamé (in inglese /əˈθɒm/, /ˈæθəmeɪ/ o /əˈθeɪmiː/) è un particolare pugnale utilizzato nei rituali neopagani, soprattutto nella wicca. In alcune tradizioni si tratta
di un coltello a lama doppia con una corta impugnatura (solitamente nera perché
il nero è l'assenza di colore, piuttosto che un colore in sé: si ritiene che il
nero possa assorbire le energie negative ed elaborarle, privarle di potere e
dissolverle innocuamente nell'universo). Altre tradizioni richiedono che la
lama sia senza filo, curva o presenti altre caratteristiche particolari.
L'athame
è utilizzato solo per scopi rituali, per dirigere i flussi di energia; se è
necessario tagliare fisicamente qualcosa (come erbe che vengono raccolte per i
filtri, corde, etc.) si usa un altro coltello: il boline (anche se alcune tradizioni
incoraggiano l'uso dell'athame a scopi pratici, per acquisire familiarità con
esso). L'athame invoca l'energia e la allontana, controlla le entità e le forze
invisibili, tiene a bada gli spiriti negativi impedendo loro di distruggere un
incantesimo e attirando ed invitando le entità che possiedono vibrazioni
positive.
Molte
tradizioni associano l'athame col principio maschile o con l'elemento aria, anche se l'associazione col fuoco non è rara.
Particolare della lama |
Specchi Magici
La pratica della catottromanzia, la divinazione condotta con l'ausilio degli specchi, ha radici simboliche profonde, connesse con le figure archetipiche della donna, dell'acqua e della luna: a questo sostrato simbolico è legato anche un certo carattere i nefandezza che gli spechi conservano in diverse tradizioni culturali. gli oracolanti hanno la possibilità di portare alla superficie "verità" occulte, ma rischiano anche di "aver gli occhi cavati dai corvi".
Cofanetto con Arcani Maggiori
Cofanetto in legno contenente gli Arcani Maggiori disegnati a mano su carta pergamena, ricalcano fedelmente lo stile di Oswald Wirth.
Chi era Oswald Wirth?
Il suo nome completo era Joseph
Paul Oswald Wirth. Nacque verso le 9 del mattino a Brienz, piccolo
borgo svizzero di 2500 abitanti, sulle rive del lago omonimo. Aveva altri tre
fratelli e una sorella. Due fratelli morirono in tenera età e Edward, ufficiale zuavo,
morì in battaglia nel 1894. La sorella Elise, nata nel 1875, fu la
compagna di Oswald dalla sua giovinezza fino alla morte. Oswald Wirth morì il 9
marzo 1943, alle ore 11. Fu sepolto nel cimitero di Mouterre sur Blourde,
a sud di Poitiers.
Gli studi esoterici
Interessato all'esoterismo e
al simbolismo, fu affiliato alle principali società segrete, tra le quali
la Philalèthes Society. Studiò da vicino il pensiero di Eliphas
Lévi, e divenne amico di personalità come Gérard Encausse ("Papus"),Joséphin
Péladan e Stanislas de Guaita.
I suoi studi, sempre nel
solco dell'esoterismo, si diressero anche verso la Massoneria e l'Astrologia.
Nell'opera Le Symbolisme Hermétique, dans ses rapports avec la
Franc-Maconnerie et l'Alchimie, del 1910, cercò di penetrare i segreti e i
significati dell'Alchimia, o "Arte Regia".
Credendo nella universalità
del simbolo, Oswald Wirth si sforzò di ricondurre i diversi insegnamenti
esoterici ad una matrice comune, tramite l'uso di un sistema generale di
simboli derivati dal "pensiero magico"
La collaborazione con Stanislas de Guaita
Nel 1887 ricevette
una lettera da Stanislas de Guaita, poeta ed esoterista francese di
origine italiana, col quale instaurò subito un rapporto di amicizia,
divenendone il segretario e collaboratore. Su de Guaita, ci dice: «Egli
fu l'ispiratore dei miei studi che non ho mai abbandonato.»
Su sua richiesta approfondì
lo studio e la simbologia dei Tarocchi. Sulla base dei cosiddetti Tarocchi
di Marsiglia, ne ridisegnò i 22 Arcani Maggiori o Trionfi,
cercando di recuperarne l'antico aspetto simbolico, nonché i giusti colori e
significati esoterici. Il suo libro, del 1924, è il trattato forse più
famoso e completo sui Tarocchi, e il suo mazzo di carte, sebbene non sia il più
diffuso, è probabilmente il più rigoroso dal punto di vista esoterico e
simbolico.
Cosa sono i Tarocchi?
I tarocchi sono carte
da gioco la cui origine non è
stata ancora dimostrata con certezza definitiva. A tal riguardo, le teorie più
diffuse ne indicano la nascita in Italia
settentrionale, a Ferrara, nel periodo compreso tra la fine del Medioevo ed il Rinascimento. Secondo altre linee di
ricerca, tra cui alcune risalenti agli inizi di questo secolo, l'origine
sarebbe molto più antica; ma si tratta di teorie propugnate da esoteristi che
non posano su alcun dato storico. L'evoluzione di tali teorie fu avviata sul
finire del Settecento dal massone francese Antoine
Court de Gébelin, propugnatore dell'origine egizia dei Tarocchi, ed ebbe nuovo
impulso nella metà dell'Ottocento con l'occultista Eliphas Levi (pseudonimo di Alphonse Louis
Constant), che indicava l'origine dei Tarocchi nella Cabbala ebraica. Fu Levi a
distinguere le 78 carte del mazzo in "Arcani maggiori" e "Arcani
minori". Negli anni a cavallo tra la fine dell'Ottocento ed i primi del
Novecento le dottrine esoteriche sui Tarocchi furono fissate definitivamente
dagli occultisti francesi Papus (pseudonimo di Gérard Encausse) e Oswald Wirth in una serie di celebri opere ancora
in auge. Nei primi decenni del Novecento la "Scuola francese dei
Tarocchi" cominciò ad essere soppiantata dalla "Scuola inglese"
nata in seno all'Ordine Ermetico della Golden Dawn.
I
tarocchi sono formati da 78 carte, dette anche "lame" a partire
dall'esoterista ottocentesco Paul Christian (pseudonimo di Jean-Baptiste
Pitois), seguace di Court de Gébelin ed Eliphas Levi. Il gruppo degli
"Arcani maggiori" è costituito da 22 carte illustrate con figure
umane, animali e mitologiche, anticamente chiamate "Trionfi". Il
gruppo degli "Arcani minori" consta di 56 carte suddivise nelle 4
serie di semi della tradizione italiana: denari, coppe, spade e bastoni (anche
se, in alcuni casi, i nomi dei semi si adattano alla tradizione locale). Ogni
serie, costituita da 14 carte, include 4 figure, definite anche
"onori" o "carte di Corte" (Fante, Cavaliere, Regina e Re),
e 10 carte numerali.
I
tarocchi furono creati certamente come gioco
di carte didattico; in
particolare la sequenza dei Trionfi fu pensata per l'insegnamento della
dottrina cattolica; in seguito
sono stati usati per diversi giochi di carte a scopo ludico. A partire dal XVIII secolo, inizialmente in Francia con il celebre Etteilla (pseudonimo di
Jean-François Alliette), i tarocchi sono stati usati a scopo divinatorio e sono diventati uno strumento molto
utilizzato nella cartomanzia.
sabato 12 settembre 2015
I miei Marchi dei Bastoni da Passeggio
Inutile dire che ogni Marchio contraddistingue una diversa lavorazione ed un diverso tipo di legno utilizzato per la fabbricazione dei miei Bastoni da Passeggio. In tutti i casi ogni Marchio è contraddistinto proprio dal frutto che lo accompagna... Un piccolo segno distintivo che crea un rapporto ancora più profondo ed empatico con la natura dai cui vengono i miei bastoni.
venerdì 11 settembre 2015
Armi Medieval-Fantasy
Ecco le foto di uno spadone a due mani con impugnatura in legno intagliato, lama in acciaio con elsa foderata in pelle scamosciata per una maggiore aderenza.
Bastoni da passeggio "La Pigna"
Iscriviti a:
Post (Atom)