venerdì 2 agosto 2024

Lughnasad/Lammas

 

Lughnasadh "Festival di Lugh" (o "matrimonio di Lúg") è una festa tradizionale gaelica celebrata il primo di agosto, a metà strada tra il solstizio d'estate e l'equinozio d'autunno, da questa importante festa il mese in gaelico ha ereditato il nome (e non il contrario). In origine era legata al raccolto, corrisponde all'inglese Lammas, dall'inglese arcaico Hlaf Mæsse "Raduno del pane".



Nel neopaganesimo e in particolare nella wicca Lughnasadh (o anche Lúnasa o Lughnasa) è uno degli otto sabbat (celebrato il 1º agosto nell'emisfero nord), il primo dei tre che celebrano la stagione del raccolto (gli altri sono Mabon e Samhain). La festa ricorda il sacrificio del Dio (sotto forma di grano): nel suo ciclo di morte (per dare nutrimento alla popolazione) e rinascita, il grano veniva identificato come uno degli aspetti del dio Sole, che i gaelici chiamavano Lúg.


Viene anche usato il nome Lammas preso da una festa anglosassone poi cristianizzata che si svolgeva nello stesso periodo, che potrebbe o meno avere la stessa origine. Come indica il nome (da loaf-mass, "festa dei pani"), si tratta di una festa di ringraziamento per il pane, che rappresenta il primo frutto del raccolto.


Alcuni neopagani celebrano la festa cucinando una figura del Dio fatta di pane per poi sacrificarla e consumarla ritualmente.

In questo periodo c’è anche la Cerimonia della Veglia per il dio del sole (Lugh), che si festeggia con danze, giochi e fuochi.
E’ anche la Festa delle dee Diana e Artemide.
Per i cristiani è San Pietro, e viene distribuito del pane benedetto.
Momento molto adatto alla meditazione e alle attività spirituali.

Lughnasadh/Lammas segnava l'inizio della stagione dei raccolti e tutti i riti di Lughnasad erano tesi ad assicurare una stagione ricca di frutti , in previsione dei freddi e sterili mesi invernali.
Si praticava anche la raccolta dei mirtilli a scopo divinatorio: se i mirtilli erano abbondanti, si riteneva che il raccolto sarebbe stato più che sufficiente.
All'alba della vigilia di Lughnasad si costruivano piccole capanne coperte di fiori, possibimente vicino a corsi d'acqua, dove gli innamorati dormivano insieme la notte del 31 Luglio.
A Lughnasadh si onoravano Lug, Dio associato sia con il Sole che con la fertilità agricola, e Arianrhod, Dea delle Luna e dell'Aurora. In loro onore si tenevano gare di destrezza fisica
.




Il dio Lugh
Molti luoghi dedicati a Lugh nell'Europa centrale e occidentale testimoniano l'importanza del dio tra i Celti (diversi luoghi venivano chiamati Lugudunon, “il forte di Lugus”). L'antico nome Lugus sembra significhi “lucentezza, illuminazione”, e, sebbene ciò sembra ricollegarsi puramente alla stagione del raccolto, è connesso anche a tutte le capacità “
Brillanti” della mente umana.
Lugh è legato all'intelligenza, a come essa porti alla supremazia della mente sui problemi. Mentre Brigit, la Musa, procura l'energia pura necessaria per lo sforzo creativo, Lugh, l'artista perfetto, sa come forgiare tale energia.
Lugh è esperto in tutte le arti, dalla poesia alla metallurgia, dall'arte della guerra alla musica.
Dovevano esistere diverse variazioni locali della storia di Lugh, che purtroppo sono state dimenticate (nonostante ciò alcuni frammenti di tali storie sembrano essere sopravvissuti attraverso altri personaggi, come nel caso della storia di “Jack il Calderaio” della Cornovaglia). La nascita di Lugh avviene in un periodo di tensioni e pericoli. Il dio è figlio di Cian, figlio di Dian Cécht, e di Eithne, figlia dell'invincibile campione Balor, colui il cui occhio inceneriva tutto ciò su cui si posava. Lugh rappresenta la possibile riconciliazione tra Danai e Fomori (tra saggezza e forze del caos). Poiché la sua esistenza è un pericolo per Balor (secondo una profezia sarebbe stato ucciso dal nipote), appena nato viene nascosto e, come Mabon, svanisce dalla terra ed è ospitato da Manannàn Mac Lir, custode delle profondità marine, dove apprende l'arte della poesia. Cresciuto, Lugh reclama il suo posto a Tara, tra i Tuatha Dé Danann. Come membro dei Danai, partecipa alle lotte contro i Fomori e alla fine distrugge l'occhio del nonno Balor. I Fomori non sono più invincibili e il raccolto è al sicuro.

Secondo la tradizione gallese, egli è figlio di Arianrhod, la Dea Bianca, e di Gwyddyon, suo fratello. La madre, insofferente al nascituro, getta sul bambino tre geasa (divieti). Il bambino non deve avere un nome a meno che non gli venga dato dalla dea stessa, non può possedere armi se non donate da lei e non può avere in sposa una fanciulla mortale. Attraverso l'ingegno del padre Gwyddyon il bambino riesce ad aggirare i geasa , riuscendo ad avere un nome (la madre, stupita dalla sua abilità esclamò: Lleu Llaw Gyffes, che significa “Il leone ha la mano ferma” e che quindi divenne il nome del giovane dio), ad avere le armi (attraverso un travestimento fu la dea stessa a metterle nella sua mano) e una bellissima donna non mortale (venne creata dal padre mediante la magia e l'uso di nove fiori e il suo nome è Blodeuwedd, che significa appunto “viso di fiori”). Blodeuwedd tradisce il marito, riferendo all'amante Grown Pebr il suo punto debole, ma Lleu riusce a salvarsi e a sconfiggere il nemico. Blodeuwedd viene invece tramutata in gufo.

Lugh è l'archetipo dell'eroe salvatore, colui che porta il lieto fine. Come Odino nella mitologia norrena, Lugh possedeva dei corvi profetici secondo le fonti più antiche. I Romani lo associarono a Mercurio (ciò si ritrova nel De bello gallico di Cesare) e ad Apollo-Febo.


giovedì 20 giugno 2024

Alban Heruin o Litha - Il Solstizio d'estate

 

Il 21 giugno cade il Solstizio d’Estate, ampiamente celebrato in tutto il mondo antico. I celti lo chiamavano Litha, ma presso di loro era anche conosciuto come Alban Heruin, “Luce della riva” (per approfondire, leggi l’articolo “Il Solstizio d’Estate, Litha e San Giovanni“). In questa data ci troviamo esattamente al confine tra due metà della Ruota dell’Anno e da questo momento ci dirigeremo sempre più verso l’inverno. Nella lotta simbolica tra il Re Agrifoglio e il Re Quercia, messa in scena nel mondo celtico durante le festività dei periodi solstiziali, il 21 giugno vince il primo, che regnerà per i prossimi sei mesi conducendoci sempre più al centro di noi stessi, dandoci l’opportunità di scendere in profondità dentro di noi e di affrontare il buio e le prove che ci si presenteranno.




A Litha il ventre della terra, che era stato fecondato con lo hieros gamos – le nozze sacre – durante le celebrazioni di maggio e la festa di Beltane, ora è gonfio: i frutti giungono a maturazione e a breve arriverà il tempo del primo raccolto (per approfondire, puoi leggere gli articoli “Beltane, i Floralia e Calendimaggio: tre nomi per una sola festività” e “Lughnasadh - o Lammas, feste del raccolto“). Le ciliegie sono pronte per essere colte, ma la tradizione vuole che siano prese dal ramo rigorosamente prima di San Giovanni, se non vi si vuole trovare dentro il “Giovannino”, ovvero il baco.

Il 21 Giugno è conosciuto come il giorno più lungo dell’anno, in quanto il Sole culmina allo zenith, cioè nel punto più alto della volta celeste.

Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto; al tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità, e lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.

La durata del giorno è massima nell’emisfero boreale e minima in quello australe. Le giornate iniziano a decrescere nell’emisfero boreale e a crescere in quello australe.

Il Sole sorge a Nord-Est e tramonta a Nord-Ovest.

L’antico nome celtico di tale evento, Mediosaminos, indicava la festa della mezza estate e con essa il trionfo della Luce e dell’energia che essa porta con sé, malgrado questa contenesse i semi dell’Oscurità che ritorna, poiché da questo momento le ore di luce andranno progressivamente diminuendo. Sebbene con il progressivo accorciarsi delle giornate il potere espansivo della metà luminosa dell’anno (samos) inizi a cedere alla tendenza introspettiva della metà oscura (giamos), nella celebrazione del solstizio d’estate l’attenzione è esclusivamente focalizzata sulla preservazione e conservazione della maggior quantità possibile di Luce ed alla preparazione al tempo del Raccolto.

Una caratteristica della ricorrenza di Mediosaminos è l’importanza che in essa riveste la raccolta delle numerose erbe medicinali spontanee, considerate mature per la raccolta durante il solstizio. La principale tra queste era quasi sempre l’iperico, chiamato in irlandese beathnua, ‘rinnovatore di vita’. Data la loro importanza, le caratteristiche simboliche, magiche ed erboristiche dell’iperico saranno oggetto di una trattazione a parte.

il Solstizio d’estate era quella considerata più carica di influssi dell’Altromondo. La tradizione gallese la considerava una delle tair ysbrydnos (‘tre notti degli spiriti’) dell’anno. L’assottigliamento del confine tra il nostro mondo e l’Altromondo creava ancora una volta le circostanze ideali per la divinazione ed esseri estranei alla nostra realtà potevano manifestarsi nello spazio e nel tempo (A. Kondratiev, ‘Il tempo dei Celti’). Con il nome di Litha, il solstizio ricorre come uno degli otto sabbat della tradizione neopagana.


 

In questo periodo i druidi tengono la loro cerimonia più complessa. Cominciando a mezzanotte della vigilia vegliano per tutta la notte, seduti intorno al fuoco del Solstizio. In poche ore la notte è trascorsa e quando la luce si fa strada, la cerimonia dell’alba segna il tempo del sorgere del Sole nel suo giorno più potente. A mezzogiorno si tiene un’altra cerimonia. È la cerimonia dell’alba a Stonehenge, che ha richiamato così tanta pubblicità. Il Solstizio d’Estate, Alban Heruin, a Sud, è il momento dell’espressione, quando possiamo aprirci alla realizzazione dei nostri sogni e al lavoro nel mondo attorno a noi. L’estate sembra sempre il momento in cui vi è la massima energia per realizzare ogni cosa, e noi, consapevoli di ciò, possiamo cooperare con questa energia» P. Carr-Gomm, ‘Riti e Misteri dei Druidi’.

 

Secondo Emma Restall-Orr: «il solstizio d’estate è il momento per venerare la potenza della luce, il maschile, la cima della montagna, la lama della spada, l’esteriore e l’assertivo. In Heifin noi riconosciamo l’espressione esteriore di noi stessi, la nostra vitalità e forza, tutto ciò che abbiamo usato nella spinta verso la crescita e il progresso, e impariamo quando fermarci. Durante la celebrazione ci si scambiano insegnamenti sulla necessità di equilibrare la potenza con la giustizia, la forza con la saggezza (E. Restall-Orr, ‘I principi del Druidismo’).

 

Nella tradizione greca il Solstizio d’Estate veniva indicato con il nome di Janua Inferi, la Porta degli Uomini: l’istante in cui il Sole raggiunge la posizione più elevata nel suo cammino apparente lungo l’eclittica e la luce sul mondo manifesto è massima; nell’esatto mezzogiorno astronomico, le ombre proiettate dagli oggetti sono minime, nulla del mondo manifesto è oscuro e la luce illumina la materia al suo massimo grado. È il cosiddetto fenomeno del ‘mezzogiorno senza ombre’ cui tutte le civiltà del mondo antico attribuivano grande importanza, come testimoniano templi, monumenti e piramidi orientate in direzione dei punti di levata o di tramonto del sole nei giorni solstiziali, una congiunzione considerata propizia al passaggio delle anime lungo il percorso della loro evoluzione: mentre durante il Solstizio d’Inverno, la Janua Coeli, dal mondo divino progredivano verso il mondo della manifestazione, in occasione della Janua Inferi le anime individuali abbandonavano un’esistenza umana ormai giunta al termine, per rientrare in una nuova esistenza secondo il proprio grado di evoluzione.

sabato 1 giugno 2024

Piccolo porta-candela con Sole e Luna

Questo porta-candela, adatto alle tealight ha pirografati i simboli ancestrali del Sole e della Luna come principio duale della Dea e del Dio in un cielo stellato.

Adatto per un'atmosfera meditativa o magari posto a fianco di un libro sulla scrivania mentre studiate.



Piccolo ciondolo in legno con Bindrune

 



Questa Bindruna è la combinazione di Uruz (per la forza fisica, Emotiva e spirituale) Sowilo (Per la vitalità) e Tiwaz (Per la Forza e lo Spirito Guerriero).

mercoledì 29 maggio 2024

Le Bindrune - le Rune intrecciate

 

Nella tradizione norrena i talismani si chiamano Bandrùn Bindrune e sono la somma grafica di più glifi runici contemporaneamente. Le Bandrùn erano conosciute come oggetti naturali o manufatti, spesso arricchite di figure o di simbolici, cui si attribuiva un valore e un potere magico (e spesso anche sacro) di aiuto, di propiziazione, protezione, e che perciò si posizionava in un luogo o si porta con sé dappertutto. Le Bandrùn venivano usate in tutti gli ambiti della vita quotidiana, in battaglia o nella protezione della casa e delle persone, nei rituali. Venivano graffiate su pietra e incise su legno e poi vivificate con il sangue che le rendeva personali.

Sebbene molte persone attribuiscano questi simboli all'era vichinga, durante quel periodo furono trovati raramente, ad eccezione dell'uso occasionale come firme o segni del produttore, su pezzi intagliati.

Secondo le prove archeologiche, le Bindrune erano più comunemente usate nei periodi di tempo precedenti e successivi all'era vichinga.

Con il risveglio dell'interesse per le rune, le rune legate stanno diventando ancora una volta un modo popolare per creare sigilli personali o talismani.

Le Bindrune possono avere differenti direzioni:

IMPILATE



Le Bindrune impilate (chiamate anche Bindrune "normali") sono esattamente ciò che sembrano. Due (o talvolta tre) rune disposte una sopra l'altra lungo un asse condiviso. Un esempio molto noto è il logo del Bluetooth, che è una combinazione delle rune moderne Futhark per H e B per 'Harald Bluetooth'.



PENTAGRAMMA



Le Bindrune dello stesso pentagramma sono una serie di rune collegate lungo una linea comune posizionate orizzontalmente o verticalmente. Ciò compiterebbe una parola o una serie di rune in un ordine specifico per un intento o uno scopo.

Questi venivano usati anche per usi ornamentali o pratici, trovati su monumenti in pietra runica come nome di una persona o di un luogo.

RADIALE



In una runa radiale, ciascuna runa è posizionata all'estremità di un raggio, che si irradia da un punto centrale comune.

Possiamo trovare esempi di rune radiali nei Grimori islandesi scritti intorno al 1600. Questi Galdrastafir (bastone magico) includono simboli ben noti come Vegvisir e l'Elmo del Timore.

Le Bindrunes posso essere utilizzate per qualsiasi cosa che desideri nella vita. Guadagnare denaro, proteggere la tua casa, trovare l'amore o un nuovo lavoro. Qualunque sia il tuo intento, può esistere una Bindruna per questo. I materiali che utilizzerai varieranno a seconda di quanto tempo avrai bisogno della Bindruna.

Per un rituale unico puoi usare carta o legno.

Per un uso prolungato è possibile utilizzare legno, corno, argilla o cuoio.

Per un uso più permanente, metallo, roccia o tatuaggio.

Ci sono molti altri materiali che puoi usare ma questi sono solo esempi.

Quando crei la tua Bindruna ti consiglio di consacrarla in seguito. Una volta consacrato potrai utilizzarlo subito nel tuo rituale, lasciarlo sul tuo altare o portarlo con te. Non esiste un momento "giusto" o "sbagliato" per usarle, basta seguire il proprio intuito.

Le Bindrune possono anche essere date come offerte agli Dei e alle Dee.

I passaggi per creare la tua personale Bindruna:

1.      Memorizza ciascuna runa, la sua forma e il suo significato.

2.      Lavora con il vecchio Futhark e memorizzali.

3.      Determina il tuo desiderio. Hai bisogno di aiuto per risparmiare denaro? Stai cercando di trovare un po' più di felicità nella tua vita? Decidi cosa vuoi ottenere creando questa runa legante.

4.      Scegli le tue rune. Ora che hai un intento, esamina le rune e trova quelle più adatte alle tue esigenze. Consiglio di utilizzare 3-5 rune. Più di questo potrebbe rendere la Bindrune meno focalizzata.

5.      Elabora la Bindruna. Scrivi le tue rune su un pezzo di carta e fai diverse prove e scegli la combinazione che ti sembrerà più adatta sarà la tua Bindruna.

6.      Il consiglio è sempre di creare (o farsi creare se non si hanno le conoscenze necessarie) la bandrùn in modo assolutamente equilibrato, poiché il loro potere è molto ampio e forte e quindi se la costruzione non è fatta secondo criteri precisi, può anche diventare disarmonica l’energia che emanano.

 

Consigli sull’utilizzo delle Bindrune:

·         Non tutte le rune sono adatte ad essere disegnate singolarmente sulla pelle, Uruz e Hagalaz andrebbero sempre associate ad altre rune

·         Non tutti i talismani possono essere usati oltre i 24/48 giorni, a meno che non siano talismani eterni (ovvero costruiti prendendo una runa per livello vibratorio)

Come usare un talismano:

·         Portandolo addosso, al collo nelle tasche o a contatto con la pelle.

·         Lasciando varie copie a vista in punti strategici dei nostri luoghi, in modo che ogni ogni volta che li si vede, noi si abbia la possibilità di venire a contatto con l’energia

·         Mettendolo in un luogo specifico per trasformarne l’energia

Altro:

Per i talismani creati per esaudire un desiderio, una volta realizzato quest’ultimo il talismano va distrutto: bruciato, macerato o fatto in molti pezzi in modo che non continui inutilmente la sua azione.

 

martedì 21 maggio 2024

Incantesimi di Protezione & Altro

 



 

Canto di protezione 

Ecco un canto di protezione per proteggerti dal male, dovresti farlo prima e dopo aver eseguito gli incantesimi, visualizza te stesso seduto al centro del pentagramma rivolto verso l'alto con tre  cerchi di luce viola intorno a te e pronuncia scandendo bene le parole:

" Tota mea potestate tuas, Oh Grata Dea Dies et – Proteggimi con tutta la tua potenza, Oh Graziosa Dea, sia di giorno che di notte”.

 dillo per tre  volte poi finiscilo con " Fiat statim - Sia fatto all’istante".

Un'altra versione dello stesso incantesimo ma con parole diverse è: " Ter per gyrum et omnia mala desinens in terra – Tre volte intorno al cerchio e tutto il male finisce a terra”

ditelo tre volte e terminate con "COSI'SIA FATTO".


 

Canto di protezione per incantesimi all'aperto:

Prima di eseguire degli incantesimi durante la notte, all'aperto, prendi la tua Bacchetta Magica.

e disegna un Pentagramma in aria.

Immagina che il Pentagramma brilli e rinchiuda il male al suo interno intrappolandolo dentro fino a quando non avrai terminato i tuoi incantesimi, canta:

Salve pulchra luna
Noctis rector;
Me meosque Fratres et Sorores protege
Usque ad lucem

 

Salve bella luna

Sovrana della notte;

Proteggi me e i miei Fratelli e Sorelle

Fino alla luce


Incantesimo di purificazione

Da utilizzare quando ci si sente depressi, senza controllo della propria vita, dopo la rottura

di una relazione e in ogni altro momento in cui ne senti il bisogno.

Prendi quattro monete e lavale finché non saranno perfettamente pulite.

Fatelo prima di andare al pozzo.

Mettiti davanti al pozzo rivolto a ovest. Getta una moneta nel pozzo dicendo:

Ego libenter abrenuntio - Rinuncio liberamente a questo.

Muoviti in modo da essere rivolto a nord di fronte al pozzo. Lanciateci dentro una moneta dicendo:

Ego libenter abrenuntio - Rinuncio liberamente a questo.

Ora guardando verso est davanti al pozzo, lancia e pronuncia:

Ego libenter abrenuntio - Rinuncio liberamente a questo.

Rivolto a sud, getta una moneta nel pozzo e dì:

Ego libenter abrenuntio - Rinuncio liberamente a questo.

Il tuo rito è terminato.

(Nota: non sarebbe saggio eseguire questo rituale in un pozzo utilizzato come fonte di acqua potabile.)



domenica 19 maggio 2024

La Magia interpretata dalla Wicca

 





È conoscenza comune anche tra le masse che le Streghe pratichino la magia. Possono avere idee fuorviate riguardo il tipo di magia che si esegue, ma la Strega è fermamente legata nel pensiero popolare alle arti magiche.
La Wicca è, come abbiamo visto, una religione che abbraccia la magia come uno dei suoi concetti base. Questo non è inusuale. Infatti, spesso è difficile distinguere dove finisce la religione e comincia la magia in tutte le fedi.
Eppure, la magia gioca un ruolo speciale nella Wicca. Ci consente di migliorare le nostre vite e ridare energia al nostro pianeta devastato. I Wiccan inoltre sviluppano un rapporto speciale con la Dea ed il Dio attraverso la magia. Questo non vuol dire che ogni incantesimo è una preghiera,
o che le invocazioni sono degli incantesimi sotto altro nome. Attraverso il lavoro con i poteri che la Dea ed il Dio incarnano, noi cresciamo vicini a loro. Chiamare i loro nomi, e visualizzare la loro presenza durante gli incantesimi ed i riti, crea un legame tra la Divinità e l’uomo. Perciò, nella
Wicca, la magia è una pratica religiosa.
La  definizione più calzante è che la  Magia è la proiezione delle energie naturali per produrre effetti desiderati.
Ci sono tre fonti principali di questa energia – potere personale, potere della Terra e potere divino. Il potere personale è la forza vitale che sostiene la nostra esistenza terrena. Dà potere ai nostri corpi. Noi assorbiamo energia dalla Luna e dal Sole, dall’acqua e dal cibo. Lo rilasciamo con il movimento, l’esercizio, con il sesso, e con il parto. Anche espirare rilascia un certo potere, anche
se poi recuperiamo questa perdita con l’inspirare.
Nella magia, si stimola il potere personale, mescolato ad uno scopo specifico, lo si rilascia, e lo si dirige verso la sua meta.
Il potere della Terra, è quello che risiede nel nostro pianeta ed in tutti i prodotti naturali.
Pietre, alberi, vento, fiamme, acqua, cristalli e profumi, posseggono tutti poteri specifici ed unici che possono essere usati durante il rituale magico.
Un Wiccan può immergere un cristallo di quarzo in acqua salata per ripulirlo, e poi premerlo contro il corpo di una persona malata per mandare all’interno le sue energie terapeutiche. Oppure, si possono spargere delle erbe attorno ad una candela che sta bruciando per produrre un effetto magico specifico. Si strofinano olii sul corpo per stimolare dei cambiamenti interni.
Sia il potere personale che quello della Terra sono manifestazioni del potere divino. Questa è un’energia che esiste nella Dea e nel Dio –la forza vitale, la fonte del potere universale che ha creato tutto ciò che esiste.
I Wiccan invocano la Dea ed il Dio per benedire la loro magia con il potere. Durante i rituali, possono dirigere il potere personale verso una divinità, chiedendo che esaudisca un bisogno specifico.
E così, la magia è un processo nel quale i Wiccan lavorano in armonia con la fonte di potere universale che noi visualizziamo come la Dea ed il Dio, ed anche con il potere personale e le energie della Terra, per migliorare le nostre vite e per portare energia alla Terra. La magia è un
metodo per mezzo del quale gli individui sotto nessuna predestinazione se non quella determinata da sé, prendono il controllo delle loro vite.
Contrariamente alle credenze popolari, la magia non è sovrannaturale. Vero, è una pratica occulta (nascosta), avvolta in millenni di segretezza, diffamazione e disinformazione, ma è una pratica naturale che utilizza dei poteri genuini che non sono ancora stati scoperti o etichettati dalla scienza.
Questo non invalida la magia. Anche gli scienziati non affermano di conoscere tutto sul nostro universo. 

Se così fosse, il campo della investigazione scientifica non esisterebbe. I poteri che i Wiccan usano alla fine sarebbero documentati, e così perderebbero il loro mistero. È già successo questo in parte con l’ipnotismo e la psicologia, e potrà presto accadere alla percezione extra-sensoriale.

La magia è simile alla scienza. Anche se sembra non avere affatto senso, senza basi di fatto, opera con le sue regole e la sua logica. Solo perché non è compresa appieno non vuol dire che non esista. La magia è efficace quando si tratta di provocare manifestazioni dei cambiamenti desiderati.
Questo non è un inganno che ci si fa da soli. La magia correttamente eseguita funziona, e nessun quantitativo di spiegazioni potrà mai alterare questo fatto.
Ecco la descrizione di un tipico rituale con la candela. Prenderò me stesso come esempio.
Diciamo che devo pagare un debito, ma non ho il denaro. Il mio scopo magico: i mezzi per pagare il debito.
Decido di usare un rituale per aiutarmi a focalizzare la mia concentrazione e visualizzazione, così prendo candele verdi, olio di patchouli, una buona selezione di erbe che attirano i soldi, della pergamena e dell’inchiostro verde.
Al mio altare, accendo le candele che rappresentano la Dea ed il Dio mentre invoco in silenzio la loro presenza. Poi, accendo una tavoletta di carboncino e spargo cannella e salvia sulla tavoletta come incenso magico di prosperità.
Disegno una immagine del denaro sulla carta, segnano chiaramente l’importo in numeri.

Mentre disegno, visualizzo la carta non più come un semplice pezzo di carta; è proprio la somma che mi occorre.
Poi disegno un quadrato attorno al denaro, simboleggiando il mio controllo su di esso, e ci faccio sopra una grossa “X”, cancellando così la sua esistenza (così come quando il debito sarà estinto).
Ora comincio a visualizzare il mio debito estinto pienamente. Posso scrivere questo sul disegno, facendo sembrare che sia stato timbrato con queste parole. Visualizzo me stesso mentre guardo il mio libretto degli assegni, controllando che quanto ho in banca può coprire l’assegno, e poi mentre
scrivo l’assegno.
Poi, strofino una candela verde con olio di patchouli, da ogni estremità fino al centro, mentre dico qualcosa del tipo:
Io chiamo i poteri della Dea Madre e del Dio Padre; io chiamo le forze della Terra Dell’Aria, del Fuoco e dell’Acqua; io chiamo il Sole, la Luna e le Stelle affinché
Mi portino i soldi per saldare il mio debito.

Continuando la visualizzazione, metto la candela sul suo supporto, direttamente sul disegno del denaro. 

Spargo le erbe attorno alla base della candela affermando (e visualizzando) che ognuna di esse porta la sua energia verso il mio scopo:
Salvia, erba di Giove, porta i tuoi poteri al mio incantesimo
Cannella, erba del Sole, porta i tuoi poteri al mio incantesimo.
Una volta fatto, mentre continuo a visualizzare il mio debito completamente pagato, accendo la candela, e mentre la fiamma brilla, rilascio l’energia che ho accumulato nel disegno.
Lascio che la candela bruci per dieci, quindici minuti, o anche più, a seconda della mia abilità di mantenere la visualizzazione. Vedo la candela mentre assorbe l’energia che ho messo nel disegno. Vedo le erbe che emanano le loro energie nella fiamma della candela, e le energie combinate delle erbe, della candela, dell’olio di patchouli e del disegno – affiancate dal mio potere personale - che si riversano dalla fiamma ed escono fuori per far manifestare il mio scopo magico.
Quando non posso fare altro, tolgo il disegno, lo brucio con la candela, lo tengo in mano qualche secondo mentre brucia, e poi lo getto nel piccolo calderone in fianco al mio altare.
Finito tutto, lascio che la candela si consumi, sapendo che il rituale avrà effetto.
In uno o due giorni, forse una settimana, o riceverò del denaro inaspettato (o che mi arriva in ritardo), o soddisferò altre incombenze finanziarie in maniera che mi faccia ottenere ciò che voglio.
Come funziona? Dal momento in cui decido di compiere un atto magico, lo sto facendo.
Pensarci, mette in moto il potere personale. Per tutto il processo – raccogliere il materiale, disegnare, accendere la candela, visualizzare - sto accumulando ed instillando al potere personale il mio bisogno magico. Durante il rito in sé, io rilascio questo potere nella candela. Quando alla fine
brucio il disegno, le ultime energie sono rilasciate e liberate, e messe all’opera affinché io possa pagare ciò che devo.
Nella magia noi possiamo “connetterci” ad energie che ci tirano, ci sconquassano e ci sfuggono, attorno ed attraverso noi stessi.

Ci sono molti modi di praticare la magia. I Wiccan in genere scelgono delle forme naturali, semplici, anche se alcuni preferiscono delle cerimonie complicate, prese a prestito da grimori classici come la Chiave di Salomone

Di solito, tuttavia, essa comprende erbe, cristalli e pietre; l’uso di simboli e colori; gesti magici, musica, voce, danza e trance; proiezione astrale, meditazione, concentrazione e visualizzazione.
Ci sono letteralmente migliaia di sistemi magici, anche tra gli stessi Wiccan. Per esempio, ci sono numerosi metodi magici per usare i cristalli, o le erbe, o i simboli, e combinandoli insieme si creano ancora più sistemi.
Sono stati pubblicati numerosi libri che indicano alcuni sistemi magici.
Questi sistemi non sono necessari per una pratica magica di successo. Eseguire rituali magici semplicemente manipolando strumenti come erbe e cristalli non porterà al successo, perché il vero potere della magia risiede dentro di noi – il dono della Divino.
Così, non importa quale sistema magico si usi, bisogna infondere il potere personale con il nostro scopo e poi rilasciarlo. Nella magia Wiccan, il potere personale è riconosciuto come il nostro collegamento diretto con la Dea ed il Dio. La magia, perciò, è un atto religioso nel quale i Wiccan si uniscono con le loro divinità per migliorare loro stessi ed il mondo.
Questo è importante – la magia è una pratica positiva. 

I Wiccan non eseguono magia distruttiva, manipolativa o di sfruttamento. Poiché riconosciamo che il potere in opera nella magia, alla fine, deriva dalla Dea e dal Dio, i lavori negativi sono assolutamente tabù. La magia “malvagia”
è un insulto a noi stessi, alla razza umana, alla Terra, alla Dea ed al Dio, ed all’universo stesso. Si possono immaginare le ripercussioni.
Le energie della magia sono le stesse della vita.
Tutti possono praticare la magia – in un contesto religioso o meno. Se certe parole o gesti vi saltano in mente mentre eseguite un incantesimo, e vi sembrano giuste, usateli senza problemi. 

Se non trovate un rituale di vostro gradimento o che soddisfi le vostre necessità, createvene uno. Non
dovete scrivere delle belle poesie o coreografie per trenta portatori di incenso cantanti e tredici sacerdotesse cantanti.
Se non avete altro, accendete una candela, sedetevi di fronte ad essa, e concentratevi sul vostro bisogno magico. Fidatevi di voi.
Se desiderate veramente conoscere la natura della magia, praticatela! Molti hanno paura della magia. È stato loro insegnato (dai non praticanti) che è pericolosa. Non abbiate
paura. Anche attraversare la strada è pericoloso. Ma se lo fate correttamente, va tutto bene.
Naturalmente, la sola maniera per scoprirlo è di attraversare la strada. 

Se la vostra magia è imbevuta di amore, non correrete alcun pericolo.
Chiamate la Dea ed il Dio a proteggervi ed insegnarvi i segreti della magia. Chiedete alle pietre ed alle piante di rivelarvi i loro poteri –ed ascoltate. Leggete più che potete, eliminando le informazioni negative o che vi disturbano.
Imparate facendo, e la Dea ed il Dio vi benediranno con tutto ciò di cui avrete veramente bisogno.

mercoledì 15 maggio 2024

DIZIONARIO DI STREGONERIA

 



ADEPTO: Versato nelle arti magiche, colui che si sottopone ad un tirocinio magico - stregonico e membro attivo di una Congrega.
ALRAUN: Immagine talismanica ricavata da legno di sorbo.
ALTARE: Il tavolo della pratica, solitamente posto al centro del Cerchio.
AMULETO: Portafortuna non lavorato di naturale vegetale, animale o minerale.
AMMALIAMENTO: Procedimento con il quale si scatena un incantesimo usando la proiezione del proprio potere molto da vicino.
ANTICHI: Gli Dei Archetipi della Stregoneria.
ANTRO: Nel linguaggio comune il luogo nel quale la Strega effettua le proprie operazioni.
ARCANA: Formule e procedimenti segreti, termine comunemente conosciuto in quanto identifi-ca i simboli dei Tarocchi.
ATHAME: Il coltello delle Streghe dal manico nero indispensabile in molti rituali.
AVVERSO: Termine applicato ai procedimenti magici che indica la natura nera o malvagia.



BACCHETTA: Detta anche Verga della Strega, Baculum o Verendum. Viene solitamente usata nella divinazione ed in alcuni incantesimi riferiti alla fertilità.
BANDIRE: Inteso nel senso di maledire.
BELTANE: Festa della vigilia di Maggio.
BENANDANTI: Erano anticamente i portatori dei culti agrari, tra il Cinquecento ed il Seicento
vennero perseguitati dall’Inquisizione come Streghe e Stregoni.
BOLLINE: Tipo di Athame solitamente ricurvo come una falce.
BRIGID: Festa del 2 Febbraio - Candlemas o Candelora.



CALICE: Coppa usata per filtri e durante gli Esbat.
CINGULUM: Il cordone o cintura della Strega secondo la Tradizione.
CONGREGA: Gruppo di Streghe e Stregoni sotto lo stesso pensiero e con non più di tredici membri, operano per scopi comuni.
CONO DI POTERE: Forma di energia collettiva suscitata da una Congrega riunita in un Cerchio al fine di promuovere uno scopo deciso nella precedente Assemblea.
CONTATTO: Demone, Spirito o Dio che istruisce la Congrega e sotto le quali insegne essa è nata.
CONVOCATORE: E’ il terzo capo della Congrega, conosciuto anche come Uomo Nero o Verdelet.



DEOSIL: Espressione usata per indicare il senso orario, nel senso del Sole.



EIDOLON: Il potere Stregonico espresso e formulato in forma umana semitangibile.
ELEMENTI: I quattro modi manifesti della Natura secondo la Tradizione arcana, Fuoco, Aria, Terra e Acqua.
ENVOUTEMENT: Incantesimo compiuto con il supporto di un pupazzo (Dagida) che rispecchia o incorpora le sembianze od alcuni elementi propri della persona alla quale è diretto, pratica di Magia Simpatica per assonanza.
ESBAT: Incontro settimanale o quindicinale.



FATTURA: Intervento magico per mezzo di formule, rituali e gesti volto ad ottenere uno scopo ben preciso.
FEUDO: Si intende un raggio di cinque chilometri entro il quale domina la Congrega.
FORMA: Corpo Astrale proiettato. Si intende anche una forma mobile di potere stregonico che viene animata dalla coscienza esteriorizzata della Congrega.
FUOCO ELFICO: Detto anche fuoco povero, selvaggio o vivente. La fiamma usata per accendere il Falò (Fuoco rituale della Congrega) prodotta senza l’uso di metalli.



GRIMORUM: Libro magico appartenente al singolo oppure alla Congrega, più comunemente conosciuto come Libro delle Ombre.



INCUBO: Forma maschile proiettata per scopi sessuali.
LAMMAS: Festa di Agosto. Lugnassad
LEGAME: Procedimento detto di commemorazione; consiste nell’identificazione di un adepto all’energia di un defunto appartenente alla stessa Congrega. Operazione da svolgersi entro i Rituali, a volte anche di commemorazione materiale.
LEGAMENTO: Legatura fatta ad una persona per impedirle di compiere una specifica cosa o azione.
LEGARE: Gettare un incantesimo su qualcuno o qualcosa inteso anche come praticare il legamento.
LOGO: Il simbolo della Congrega, spesso sotto forma di animale totem.



OGGETTO DI POTERE: Un oggetto materiale caricato di potere e trasferito.
OMBRA: Spirito di una persona defunta.



PATTO: Firma apposta dagli Iniziati sul registro della Congrega come pegno scritto di silenzio e di riservatezza.



RADUNO: Luogo nel quale si riunisce la Congrega.
RIPERCUSSIONE: Fenomeno poco diffuso di riproduzione delle ferite ricevute mediante la forma proiettata sul corpo in trance del mandante.



SABBAT: Riunione ogni trimestre o due volte per trimestre.
SCRUTARE: Praticare la divinazione tramite una sfera di cristallo oppure uno specchio.
SEMPLICE: Filtro derivato da una singola erba.
SIGNORA: La donna che guida la Congrega.
STILO: Ago o spillo da usato dalle Streghe.
SPECULUM: Specchio o cristallo usato per scrutare.



TURIBOLO: Scaldino o bruciatore di incenso.



WIDDER SHINS: In senso antiorario.
YULE: Festa di mezzo inverno.